Pubblicato in Eventi il 22/07/2022

MUD: un po’ raduno, un po’ rave, un po’ mission impossibile

Apocalisse Moped. Alla fine, un po’ una sintesi del nostro mantra: ora vai e spacca tutto. Ecco, magari non proprio tutto, ma quasi. Obiettivo: portare all’estremo la capacità di piloti e mezzi di fortuna di affrontare un percorso di guerra. Una roba da malosser. Sicuramente molto molto wild.

Malossi ha colpito ancora. Insieme a Henry Favre, instancabile irrefrenabile incontestabile, faccia mani e testa da malosser per eccellenza, ha partorito MUD, l’evento che nasce per grandi e piccini, destinato a diventare appuntamento fisso negli anni a venire. Un momento di festa, sfida, divertimento e con più di un pizzico di goliardia.

C’è stata un’edizione zero, la uno ci sembrava troppo e siamo andati per gradi. Nella ridente Verrua Savoia, vicino a Torino, il 16 e 17 luglio. Ci tenevamo a fare una cosa fresca, senza disagi, per concentrarci davvero sull’unico grande obiettivo: far fare una fine gloriosa ai nostri vecchi catorci.

Com’è andata? Come doveva. Nella rovente estate piemontese, sono bruciate le teste. La buona notizia è che, in realtà, non si è fatto male nessuno. E che non c’è stata l’invasione di cavallette. La cattiva è che qualche decina di motorini hanno esalato l’ultimo respiro tra plotoni di zanzare assetatissime di sangue (assoldate per l’occasione) e un polverone degno di un film post atomico.

Un evento apocalittico, MUD. D’altronde, sono capaci tutti di starsene sotto l’ombrellone e coi piedi a mollo in un fine settimana di metà luglio. Only the brave decidono di spaccarsi di sgommate cadute e risate. Scherzi a parte: la siccità gravissima di questo periodo non ha aiutato, ed è chiaro che questo è un campanello d’allarme che ci riguarda tutti: il mondo sta cambiando.

Mentre ci attrezziamo per il futuro incerto che ci attende, almeno intanto divertiamoci.
MUD è stata una festa esclusivissima di cui possiamo rivelare solo alcuni dettagli (alcuni sono troppo scabrosi: la prossima volta ti toccherà venirci).

La chiamata alle armi